Associazioni in rete – progetto per la creazione di una rete sociale per la salute mentale nella ulss 22

Anno 2010 – 2011

Obiettivi del progetto
A) Collaborazione: si intende sviluppare, da parte di tutti questi soggetti, anche attraverso questo progetto, una collaborazione più stretta, che valorizzi le risorse e le specificità di ognuno, che porti a forme di progettazione di interventi condivise e compartecipate. In tal modo si accrediterà una rappresenta delle associazioni che operano nella salute mentale forte e significativa nei confronti dei Servizi di salute mentale della ULSS 22 in particolare, ma anche dei Comuni a questa afferenti, allo scopo di creare un tavolo di lavoro comune che elabori linee di intervento condivise.
B) Sensibilizzazione: obiettivo per un programma di promozione della salute mentale, al fine di arrivare a creare un contatto ed una presa in carico con persone con disturbi di tipo psichiatrico possibilmente nelle fasi precoci della malattia, è aumentare nella comunità locale le conoscenze sulla malattia mentale, sulla via da seguire per accedere alle cure e sulle possibilità di guarigione.
C) Sostegno: obiettivo ed impegno delle associazioni coinvolte nel progetto e del Servizio psichiatrico è quello di attivare gruppi di auto-mutuo-aiuto volti a sostenere i familiari e i care-giver di persone con disturbo mentale; tali gruppi dovranno avere una collocazione territoriale vicina alle persone portatrici del bisogno, così da facilitarne l’accesso, una continuità nel tempo ed una cadenza periodica regolare.
D) Accessibilità ai servizi: obiettivo particolarmente sentito dai familiari degli utenti è l’avere un percorso facilitato di accesso ai servizi di salute mentale, quale un mezzo di trasporto per il loro familiare che lo metta in grado di arrivare al centro diurno.
E) formazione degli operatori e dei volontari: per il raggiungimento di questi obiettivi è necessario porsi un ulteriore obiettivo, centrato sulla formazione di operatori della salute mentale, appartenenti sia ai Servizi pubblici, quali gestori diretti degli interventi, sia alla cooperazione sociale, titolare della gestione di servizi socio-riabilitativi in convenzione. È necessario infatti avere “operatori di confine” in grado di operare come interfaccia fra il sistema dei servizi istituzionali/formali e l’area delle reti informali della comunità, facendo interagire i due sistemi e creando connessioni e canali di comunicazione ove possa avvenire uno scambio di risorse.

Partner del progetto:

• Self Help Cooperativa sociale
• ARCAD Villafranca
• AITSAM Verona
• Psiche 2000 Verona
• La seconda primavera
• Associazione Più di Uno